Soltanto otto mesi sono passati dall’uscita di Horizon Zero Dawn, ultimo capolavoro di Guerrilla Games in esclusiva per PS4, e già possiamo godere di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds. Diamogli un’occhiata.
Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds espande la mappa di gioco base con un’area molto grande e raggiungibile seguendo la strada maestra nord orientale. Aloy, come sempre, non si ferma di fronte a nulla e a nessuno neppure all’evidenza del fatto che quella strana regione che riposa oltre lo Squarcio sia infestata di pericoli.
Il primo insediamento abitato da temerari Banuk ci rende a conoscenza di quella che sembra delinearsi come una nuova minaccia per la poca umanità rimasta in vita sul pianeta. Un vulcano attivo presso cui vivono e proliferano terribili biomacchine mai viste prima.
Se come me foste amanti della bellissima ambientazione di Horizon Zero Dawn, troverete che la regione dello Squarcio siano semplicemente meravigliose. Un’atmosfera in continua penombra o eterno crepuscolo e quando cala la notte, la volta celeste si illumina di costellazioni e l’aurora boreale dipinge dei suoi colori sfumati grandi tratti del cielo, lasciandomi davvero meravigliata.
Contemplando questo scenario non si può applaudire al lavoro di Guerrilla Games nel trasmettere la durezza e la bellezza di questa nuova parte esplorabile.
La mappa di The Frozen Wilds equivale a quella di una regione del gioco base. E’ davvero grande, ma quel che importa è che non si tratta di un semplice fazzoletto di terra da cui trarre pochi vantaggi. Sto parlando di una vera regione di gioco in aggiunta con un’avventura ad essa dedicata, sotto-trame, incarichi, missioni di caccia e non meno di una decina d’ore in cui perdersi. Fantastico!
In Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds anche a livello di gameplay troviamo qualche novità. Aloy, adesso, può attingere da nuovi materiali da riforgiare, nuovi elementi ottenibili e scambiabili, nuove armature, armi, oggetti di varia utilità. Anche le mostruose bio-macchine che abitano Lo Squarcio sono diverse dalle solite a cui sono stata abituata. Per fare fronte a queste, gli sviluppatori hanno pensato bene di dotare Aloy di nuove abilità che possano aiutarla a contrastare le nuove minacce.
Tecnicamente parlando mi sono trovata di fronte ad un’espansione e per questo poco o nulla è variato nel comparto visivo. Però quello che salta subito all’occhio è lo stile che pervade tutta la nuova ambientazione, che impiegando svariato tempo nell’esplorazione ho notato essere veramente permeante.
Sul fronte della giocabilità è sempre divertentissimo e giocoso, e mi sono felicemente accorta di un miglioramento nelle espressioni dei personaggi e questo non può che far bene alla complessività di questo solido, corposissimo e ben realizzato, DLC (meglio dire espansione vista la mole di contenuti) che è sicuramente imperdibile se aveste apprezzato il gioco di base come me.
Cosa aspettate a metterci le mani su Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds? Io ci tornerò sicuramente appena finito di rileggere questo articolo.
Come sempre spero che questo articolo vi sia piaciuto, a presto.
G.